A scuola gira… TUTTE LE MALATTIE INFETTIVE CHE FANNO TANTA PAURA AI GENITORI

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.. la scarlattina o lo streptococco (beta emolitico di gruppo A)

Di cosa di stratta?

E` una malattia infettiva che si presenta con un caratteristico esantema sulla pelle dovuto a una o più sostanze (esotossine) prodotte dai numerosi ceppi di Streptococco Beta Emoltico di gruppo A (SBEA), i quali sono causa frequente di tonsillite. Si manifesta tipicamente con febbre, mal di gola, voce “chiusa”, tonsille grosse e arrossate, comparsa di piccoli puntini rossi ravvicinati, “a carta vetrata”, che iniziano all`inguine e alle ascelle e si diffondono rapidamente sul tronco e poi alle guance. La lingua diventa prima bianca (a fragola bianca), poi rossa (a fragola rossa). A volte però si manifesta in forma più lieve e sfumata. Il periodo di incubazione è compreso fra 2 e 5 giorni.

I bambini si contagiano attraverso le goccioline di saliva e sono frequenti le epidemie nelle scuole.

E` pericolosa? E come si cura?

Non è assolutamente pericolosa, se non molto raramente. Si cura benissimo con l`antibiotico e quello di scelta è la penicillina (amoxicillina) perché in natura ancora non si è riscontrato un solo ceppo di SBEA resistente a questo antibiotico. Il bambino non contagia più già dopo 2 giorni che ha iniziato l`antibiotico.

Se non siamo sicuri che sia scarlattina?

Basta fare il tampone faringeo per lo SBEA (da ricordare: deve essere effettuato bene usando l`abbassalingua e non serve che il laboratorio esegua l`antibiogramma). C`è un test rapido che è più pratico, ma un po` costoso e un po` meno preciso.

C`è qualcosa per prevenirla?

Assolutamente no. Se il bambino ha i sintomi si cura o eventualmente fa il tampone; se sta bene va a scuola. Fare i tamponi ai bambini sani non serve a nulla perchè il 10-15% dei bambini sono portatori sani e non devono essere trattati.

Quando si rientra a scuola?

Dopo 2 giorni dall`inizio dell`antibiotico.

Ma allora è utile che le maestre dicano che c`è la scarlattina a scuola? Dopo aver letto queste poche righe, non serve più. Oramai sapete tutto.

NOTA BENE: nella stessa area dei “consigli” sono riportate altre informazioni sullo streptocco. Leggetele!

…la diarrea

Avere la diarrea vuol dire avere scariche di feci liquide, più volte al giorno (almeno 4). Spesso si presenta in modo improvviso, con qualche dolore di pancia, un po` di febbre e preceduta dal vomito. Per lo più sono virus (Rotavirus, ecc.) che spesso contagiano tanti bambini (e i loro familiari) contemporaneamente; altre volte sono batteri.

Come si tratta?

L`obiettivo del trattamento della diarrea non è di bloccare le scariche perché non esistono tappi e quei pochi farmaci, spacciati per utili perchè riducono le scariche, finora non lo sono affatto o lo sono pochissimo. L`obiettivo del trattamento della diarrea è di evitare che il bambino si disidrati, perda troppi liquidi senza reintegrarli. Questo significa: dieta libera (compreso il latte) e, se le scariche sono molto abbondanti, offrire al bambino le soluzioni di SALI MINERALI. A causa del sapore leggermente salato, queste soluzioni possono essere somministrate fredde di frigorifero e si possono aggiungere: spremuta d’arancia (mezzo bicchiere ogni litro) o succhi a basso contenuto di zuccheri oppure aspartame o saccarina (non zucchero). Se sono presenti vomito o nausea somministrare la soluzione molto lentamente e frequentemente (a cucchiaini o a piccoli sorsi) assicurandosi che il bambino ne beva a sufficienza e controllando che faccia la pipì. Non bisogna dare antibiotici o altri farmaci, ma possono essere utili i lactobacilli (fermenti intestinali). Dovete chiamare il medico se il bambino ha gli occhi infossati, è apatico, ha la cute secca, urina poco e beve una quantità minima di soluzione, ha scariche sanguinolente, ha molto mal di pancia, se continua a vomitare, se siete molto preoccupati,

Si rientra a scuola quando il bambino sta meglio (le scariche di feci non devono uscire dal pannolino) e, per favore, nessuna dieta in bianco!

… la malattia bocca-mani-piedi

La sindrome Bocca-mano-piede è` una malattia dovuta a virus (il tipo A16 del gruppo dell Coxackie o all`enterovirus 71). E` una malattia piuttosto banale; determina delle piccole epidemie caratterizzate da afte in bocca e vescichette o papule alle mani e ai piedi, a volte anche su altre parti del corpo. Può venire la febbre, la diarrea, il malessere come tante altre virosi, e come tante altre virosi non c`è terapia. Si aspetta che passi da sola; se il bambino piange è utile dare il paracetamolo o l`ibuprofene. Se non riesce a mangiare è consigliabile dare liquidi e cibi freddi (latte, yogurt, gelato, ecc.), in piccola quantità, ma spesso. Dura qualche giorno. Si contagia per contatto diretto con la saliva o con le feci. Ha un`incubazione di 4-6 giorni e il virus può essere eliminato per alcune settimane dopo la guarigione.

Ma le maestre ci hanno allarmato:

è corretta questa preoccupazione? Poichè non c`è alcun motivo di allontanare i bambini senza febbre, si suppone che le preoccupazioni delle maestre abbiano origine dal gatto Piero che si aggira in giardino affamato. I bambini con la febbre rientreranno ovviamente a guarigione clinica. Unica raccomandazione, la più semplice e assai importante: lavarsi bene le mani.

… i vermi

I classici vermetti dei bambini sono gli ossiuri (Enterobius Vermicularis) che provocano prurito anale e, raramente, vulvare, soprattutto di notte, quando escono dall`intestino per deporre le uova. Sembrano fili di cotone, sono piccoli, bianchi, lunghi circa 1 cm., e, quando i genitori li vedono nelle feci, dalla reazione potrebbero confondersi con terribili anaconde.

Le uova degli ossiuri possono rimanere vive nell`ambiente anche per 2-3 settimane ed è per questo che ci si può facilmente riammalare; infatti possono essere trasportate con le mani e le dita attraverso i giocattoli, lenzuola, vestiti e l`asse del gabinetto.

I sintomi in genere compaiono dopo un periodo di incubazione di 1-2 mesi.

Sono pericolosi?

Assolutamente no. Nelle scuole materne gli ossiuri sono molto frequenti, ma pochi bambini hanno i sintomi.

Cosa fare?

Se il bambino sta bene non si fa nulla al di fuori di… indovinate? Lavarsi bene le mani. Se ha prurito anale e risvegli notturni cercate gli ossiuri e se li trovate avete fatto “tana” (ma non urlate). Se li sospettate potete fare lo scotch-test al laboratorio. Si curano con un vermifugo, si lavano sempre bene le mani e sotto le unghie e si va a scuola senza limitazioni.

E` utile che le maestre dicano che girano gli ossiuri?

No, a patto che la cuoca non voglia cucinare una bella frittata di uova di ossiuri.

… la mononucleosi

Una delle comunicazioni più frequenti che il corpo insegnante fa ai genitori è proprio quella del: “C`è stato un caso di mononucleosi”, che è anche tra le più inutili ai fini della salute del bambino e della classe e, a volte, assai dannosa in quanto crea preoccupazioni ingiustificate. Perché?

Per vari motivi:

  1. perché si tratta di una malattia virale (virus di Epstein Barr) che si manifesta in modo molto variabile a tal punto che può essere asintomatica (infezione inapparente) o determinare una banale faringite con un po` di stanchezza (la stragrande maggioranza dei casi), così come determinare, molto raramente, febbre alta prolungata, epatite o sintomi neurologici; insomma con sintomi che preoccupano medici e genitori fintantoché non si scopre che si tratta di mononucleosi. Questa estrema variabilità di sintomi non permette assolutamente di prevedere come si manifesterà nel bambino qualora sia venuto a contatto con il virus.
  2. Il virus è contenuto nella saliva e viene eliminato per molti mesi dopo l`infezione e, in modo intermittente, per tutta la vita. Inoltre ha una incubazione variabile tra 30 e 50 giorni. Questo significa che è impossibile contenerne la diffusione.
  3. non esiste alcuna terapia e la stragrande maggioranza delle volte la mononucleosi non crea alcuna conseguenza. Si torna a scuola quando il bambino sta meglio e si è stufato di stare a casa.

… la varicella

Ogni 3-4 anni le scuole si riempiono di varicella, proprio in corrispondenza di una discreta percentuale di bambini suscettibili all`infezione. E` dovuta ad un virus (Herpes Zoster) che determina un esantema che è impossibile non riconoscere: dapprima isolate e sul tronco o sul collo, poi sempre più numerose su tutto il corpo compaiono delle pustolette che sembrano, all`inizio, come gocce di rugiada sulla pelle (con una piccola torcia mettendo la luce di lato si vede molto bene). Poi si rompono, diventano croste, quindi cadono. C`è prurito, una febbre non alta e sintomi generali. L`infezione ha un periodo di incubazione solitamente di 14-16 giorni; il bambino contagia molto 1-2 giorni prima e fino a 5 giorni dopo la comparsa dell`esantema. Si torna a scuola dopo 7 giorni di televisione e noia.

E` pericolosa?

Per lo più no, ma, nonostante il rischio di complicazioni sia basso, oggi è disponibile la vaccinazione. Nei bambini che soffrono di dermatite atopica può avere un decorso più violento per cui è bene contattare subito il pediatra per iniziare il trattamento con Aciclovir.

E` utile sapere che gira la varicella?

Si (una volta tanto), anche per i genitori che non l`hanno avuta e per i quali è raccomandata la vaccinazione.

… la quinta malattia (o megaloeritema infettivo)

Di cosa si tratta? E` un`infezione dovuta ad un virus detto Parvovirus B19 che ogni tanto determina delle piccole epidemie a scuola. I sintomi, che compaiono 4-14 giorni dopo il contagio, sono lievi, a volte febbre e malessere, dolori muscolari e mal di testa, seguiti dopo 7-10gg. dal tipico esantema che si presenta al volto con guance di un rosso intenso e cute pallida intorno alla bocca e, a volte, macchie pruriginose al tronco e agli arti. E` la famosa malattia della “faccia da schiaffi”, ma non è stato Pierino a picchiare vostro figlio.

Questo esantema può ripresentarsi anche per settimane o mesi, soprattutto in seguito ad esposizione al sole o per cambiamenti di temperatura.

Quando è pericoloso?

Nei bambini o soggetti con malattie dell`immunità e del sangue. Raramente determina conseguenze nel feto quando contratto dalla donna in gravidanza.

Cosa si deve fare?

Nulla; forse lavarsi le mani un po` meglio. Non c`è infatti alcuna terapia ed è dimostrato che la malattia è così diffusa che è impossibile contenere il rischio di esposizione per le donne in gravidanza, per le quali è comunque disponibile il test sul sangue.

I bambini con megaloeritema infettivo possono frequentare la scuola, proprio perchè appena compare l`esantema non c`è più il virus e non contagiano più nessuno, neppure Pierino.

… la sesta malattia (exanthema subitum)

E` la malattia dei 3 giorni (a volte qualcosa di più) di febbre alta (39-40°C) seguita, al calare della febbre, dall`esantema simile alla rosolia, diffuso un po` a tutto il corpo.

E` dovuta ad alcuni virus del tipo herpes (Herpes Virus di tipo 6 e 7) ed è caratteristica dei bambini di età inferiore ai 2-3 anni. Il periodo di incubazione è circa 7-10 gg.

Cosa si deve fare?

Le cose che si fanno quando c`è una febbre; si tiene sotto osservazione il bambino e, se piange, si usa il paracetamolo.

E` utile sapere che a scuola ci sono casi di sesta malattia?

No; è più utile sapere che il gatto Piero si è bevuto tutto il latte.

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